In
questa sua poesia Malaguzzi esorta gli adulti a riconoscere e dar
valore a tutte le diverse forme di espressione e di comunicazione che
i bambini attuano. Quindi, nell'approccio reggiano, il verbo corretto
da utilizzare è ascoltare; ascoltare il bambino che viene visto in
modo attivo e non passivo e che significa non solo comprendere i
diversi modi con cui il bambino comunica, ma anche dare senso e
significato al messaggio e valore al soggetto che lo trasmette.
Come
dice Carla Rinaldi: "se crediamo che i bambini sono attivi
protagonisti nel processo di costruzione della conoscenza, allora il
verbo più importante nella pratica educativa non è più parlare, ma
ascoltare. Ascoltare significa essere aperto a quel che gli altri
hanno da dire, ascoltare i cento o più linguaggi, con tutti i nostri
sensi. Ascoltare significa essere aperti alle differenze e
riconoscere il valore di diversi punti di vista e delle
interpretazioni degli altri”.
Per approfondire:
- Carolyn
Edwards, George
Forman, Lella
Gandini, I cento linguaggi dei bambini, edizioni Junior, 2010
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