sabato 26 luglio 2014

Invece il cento c'è

In questa sua poesia Malaguzzi esorta gli adulti a riconoscere e dar valore a tutte le diverse forme di espressione e di comunicazione che i bambini attuano. Quindi, nell'approccio reggiano, il verbo corretto da utilizzare è ascoltare; ascoltare il bambino che viene visto in modo attivo e non passivo e che significa non solo comprendere i diversi modi con cui il bambino comunica, ma anche dare senso e significato al messaggio e valore al soggetto che lo trasmette.
Come dice Carla Rinaldi: "se crediamo che i bambini sono attivi protagonisti nel processo di costruzione della conoscenza, allora il verbo più importante nella pratica educativa non è più parlare, ma ascoltare. Ascoltare significa essere aperto a quel che gli altri hanno da dire, ascoltare i cento o più linguaggi, con tutti i nostri sensi. Ascoltare significa essere aperti alle differenze e riconoscere il valore di diversi punti di vista e delle interpretazioni degli altri”.

Per approfondire:
- Carolyn Edwards, George Forman, Lella Gandini, I cento linguaggi dei bambini, edizioni Junior, 2010

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